Editoriale: Dalla ricerca clinica alla medicina narrativa, uno sguardo sul futuro

Redazione


La Fondazione Smith Kline ha focalizzato da molti anni le proprie attività istituzionali, scientifiche e culturali su alcune Aree tematiche, in particolare: prevenzione, politiche sociali e sanitarie, innovazione. In questo senso ben si legano tra loro le tematiche affrontate in questo numero: pur se apparentemente molto distanti tra loro, le nuove frontiere della ricerca clinica e l’esperienza dei pazienti sono accomunate però da un “filo rosso”, in un sistema che vedrà sempre più il cittadino protagonista e non soggetto passivo del Sistema sanitario nazionale.Il primo argomento, ovvero il modello e le necessità attuali della Ricerca scientifica sul farmaco, è sicuramente di grande importanza, anche per i risvolti che può avere sul fronte economico e sociale.

Non deve quindi apparire una forzatura il raffronto tra una realtà, per di più particolare come la Regione Lombardia, che è una delle Aree più dinamiche del mondo ma che fatica ad integrare ricerca di base, sviluppo tecnologico edimensione economico-finanziaria dei prodotti del sapere e l’esperienza di un operatore del Servizio sanitario di un’altra Regione, l’Emilia-Romagna, certamente leader per qualità e sicurezza delle cure nel panorama italiano ed europeo, esperienza scientifica ed umana, di percorso professionale ma anche di malattia.
La Ricerca farmaceutica è estremamente onerosa: il costo necessario per sviluppare un nuovo farmaco fino alla sua commercializzazione è stimato in circa 2.5 miliardi di dollari, più che raddoppiato rispetto a 10 anni fa. È del tutto evidente che per giustificare costi del SSN in grado di remunerare l’investimento sostenuto dall’impresa diviene necessario nonsolo innovare la terapia, ovvero fornire benefici incrementali nei confronti delle alternative terapeutiche, ma anche giustificare alla Comunità di riferimento l’allocazione delle risorse per comparto (perché alla Sanità piuttosto che a scuola o sicurezza) e nello stesso comparto perché alla farmaceutica (ricerca, innovazione, occupazione…), piuttosto che all’Ospedale o al Territorio.

Risulta chiaro che questo processo di condivisione degli obiettivi di salute ma anche economici, non può non prescindere da un maggiore coinvolgimento dei cittadini che devono poter dire esprimere la loro opinione su questi temi, a partire dalla individuazione delle priorità della ricerca, e collaborare consapevolmente a definire gli indirizzi generali di questioni che riguardano direttamente le condizioni di vita di tutti.
I contributi che potete leggere nella prima parte della rivista sono il frutto della elaborazione di un Gruppo di Lavoro della Fondazione Smith Kline dell’Area Innovazione, con l’obiettivo di descrivere lo stato dell’arte nel campo della ricerca scientifica biomedica ed in particolare clinica e verificare l’ipotesi di come e attraverso quali strumenti uno sviluppo in questo campo può determinare non solo vantaggi di tipo culturalee scientifico ma anche economico: aumento del PIL, della occupazione equalificata, delle ricadute sull’indotto tecnologico, a partire, come caso modello, dalla Regione Lombardia.

Nella seconda parte il “focus” è invece dedicato alla esperienza di “medicina narrativa”. Per meglio comprendere il valore di un’esperienzadi paziente da parte di un medico, vi preghiamo di leggere l’editorialeche accompagna il racconto, attraverso il quale la Fondazione ringrazia perla collaborazione tutti coloro che hanno contribuito a realizzare l’articolo.


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