Patologie croniche in Regione Campania con particolare riferimento alla BPCO: impatto socio-economico

Raffaele Calabrò,
Ordinario di Cardiologia – Seconda Università degli Studi di Napoli
Componente della XII commissione della Camera dei Deputati “Affari sociali e sanità“


La BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva, è una condizione patologica dell’apparato respiratorio che per la sua diffusione sta diventando una patologia di carattere sociale. Si stima, tra l’altro, che sia per l’invecchiamento della popolazione sia per la diffusione del vizio del fumo, che per l’inquinamento ambientale rappresenterà nel 2020, da sola, la terza causa di morte nel mondo.

Già oggi, le stime di prevalenza della BPCO nella popolazione europea sono di circa il 4-6% degli adulti europei e di circa il 3-5% degli italiani, pari a 2.5-3 milioni di malati. Dati approssimativi per difetto, considerato che le malattie respiratorie e, in particolare, la BPCO, sono spesso sottodiagnosticate e sottostimate e che la loro identificazione corretta avviene in meno del 25% dei casi.

A causa della sottovalutazione dei sintomi (tosse, catarro, dispnea) e della mancata diagnosi, essa è, infatti, spesso diagnosticata soltanto in fase avanzata di malattia e di vita, quando la funzione respiratoria è già significativamente compromessa. In altri casi, la prima diagnosi viene addirittura fatta nel corso di una riacutizzazione che abbia richiesto l’ospedalizzazione.


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