Conclusioni e Raccomandazioni

Fondazione Smith Kline
Tendenze Nuove n.1 – 2018; 77-79: DOI: 10.32032/TENDENZE01201806.PDF


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Considerando quanto espresso nel lavoro di sintesi del presente documento è possibile delineare alcune possibili conclusioni in forma di raccomandazione per i quattro domini della Programmazione, Organizzazione, Gestione e Comunicazione della prevenzione vaccinale.

1. Superate le fasi più critiche di implementazione del nuovo PNPV, è importante strutturare un framework di valutazione nazionale delle nuove offerte vaccinali attraverso le seguenti azioni:

• strutturare le evidenze di costo-efficacia (e di impatto sulla spesa) in modo che le problematiche di applicazione di tale analisi ai vaccini vengano da subito affrontate;

• prevedere, mediante ricorso a panel di esperti, una de nizione delranking di priorità dei singoli domini o, comunque, una valutazione qualitativa di quali dovrebbero essere gli elementi più rilevanti da considerare (imprescindibili rispetto all’adozione dell’offerta vaccinale), valutazione nalizzata a supportare i decision-maker (adotto/non adotto/adotto in modo condizionato un vaccino e con quali modalità);

• prevedere una governance complessiva del sistema di prioritizzazione, secondo quanto già speci cato (centralizzazione e supporto di soggetti terzi nella valutazione);

2. Il sistema non sembra ancora abbastanza maturo per una diffusione di MEA. Qualora dei modelli di abbattimento dei costi per livello di raggiungimento della copertura vaccinale venissero implementati è importante che:

a. tali accordi siano pienamente trasparenti, per evitare comportamenti regionali opportunistici di “attesa” nella vaccinazione per poter sfruttare gli sconti ottenuti ed in modo che le Regioni possano fare una ragionevole pianificazione finanziaria;

b. sia previsto un sistema di verifica sistematica del raggiungimento del livello di copertura vaccinale.

3. Per gli acquisti, sarebbe importante che, nonostante dubbi e perplessità delle Regioni, (i) i servizi nanziati dalle imprese possano rappresentare uno dei criteri di aggiudicazione, anche se non con peso rilevante; (ii) si faccia ogni sforzo per applicare, laddove possibile, il criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa, anche se questo è reso critico dal peso del 70% attribuito alla qualità.

4. Alla luce della nuova offerta vaccinale prevista dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019, i processi e le dinamiche delle strategie di promozione vaccinale necessitano di un impegno strutturato, di una formazione alla leadership seria e coerente con tali obiettivi (ovvero strumento di trasformazione del contesto nel quale si opera), di una sinergia efficace dai professionisti, di nuove skill e di nuove competenze. Guidare il cambiamento in un sistema complesso quale quello vaccinale significa assumersi responsabilità e supportare coerentemente una visione che, se applicata in modo consapevole, dimostra di poter diventare vera e propria stewardship vaccinale a tutela della salute nazionale.

5. Alcuni ambiti meriterebbero di essere presidiati con ulteriore attenzione, specialmente in quei Paesi, come l’Italia, caratterizzati da coperture vaccinali complessivamente adeguate, ma con recenti gravi criticità relative al mantenimento stabile delle coperture e all’engagement della popolazione. Tra questi:

  • offerta dedicata ai gruppi vulnerabili e/o difficili da raggiungere (immigrati, gruppi svantaggiati dal punto di vista socio-economico);
  • sorveglianza speci ca dei c.d. “Super-spreading site” e contrasto proattivo del fenomeno “Small World” (riferito alle sacche di resistenza alla vaccinazione in grado di facilitare il propagarsi delle epidemie).

6. Le Regioni italiane presentano molteplici progettualità, messe in campo nella declinazione locale del PNP, che possono intercettare positivamente gli obiettivi enunciati dal PNPV, fornendo substrato importante e/o supporto alla sua implementazione ed azione.

7. Priorità allo sviluppo dell’innovazione digitale per il supporto all’informatizzazione dell’anagrafe vaccinale (includendo l’aggiornamento delle schede individuali e il linkage tra le varie banche dati sanitarie).

8. Nella prospettiva dell’implementazione del nuovo PNPV un ruolo centrale spetta ai professionisti coinvolti nell’organizzazione e gestione del sistema vaccinale italiano, guidati dalla evidence based medicine, dovranno saper utilizzare la propria “voce scientifica”, la propria responsabilità sociale e il proprio impegno quotidiano per arginare in maniera efficace quanti oggi traggono giovamento economico e visibilità dalla “lotta alle vaccinazioni”, danneggiando i singoli cittadini, la comunità tutta e minando dalla base la tenuta del nostro sistema sanitario nazionale.

9. Comunicare la scienza è molto diverso dal produrla. Quando si comunicala scienza i fattori emotivi possono diventare un prezioso alleato o un terribile nemico, e a volte le due cose insieme. Se noi desideriamo che le persone facciano scelte più razionali, dobbiamo fare di più che presentare quelle scelte come razionali; è fondamentale renderle scelte emotivamente rilevanti.

10. Utilizzo dello storytelling quale strumento integrativo alle strategie di comunicazione della promozione vaccinale di sistema diretta al singolo cittadino (attraverso il web) e a supporto dei singoli professionisti (materiali dedicati e formazione complementare alla narrazione).

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