Fondazione Smith Kline
Tendenze Nuove n.1 – 2018; 8-10: DOI: 10.32032/TENDENZE01201802.PDF
Il Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale (PNPV) rappresenta il documento strategico del nostro Paese in tema di immunizzazione, frutto dell’applicazione in Italia del Piano d’Azione Europeo per le Vaccinazioni 2015-2020 (European Vaccine Action Plan 2015–2020, EVAP), nel contesto di un framework complessivo teso all’implementazione di policy e strategie vaccinali rappresentato dal Piano nazionale della prevenzione (PNP).
Gli obiettivi dell’EVAP sono:
Il piano Europeo EVAP, rappresenta a sua volta la contestualizzazione del Piano Globale (Global Vaccine Action Plan 2011–2020, GVAP) nella Regione Europea dell’OMS e si basa su 6 obiettivi (sostenere lo stato polio- free, eliminare morbillo e rosolia, controllare l’infezione da HBV, soddisfare gli obiettivi di copertura vaccinale europei a tutti i livelli amministrativi e gestionali, prendere decisioni basate sulle evidenze in merito all’introduzione di nuovi vaccini, realizzare la sostenibilità economica dei programmi nazionali di immunizzazione); tale piano è teso a disegnare un percorso per il loro raggiungimento, che include, quali componenti tecniche e operative, obiettivi precisi e aree prioritarie d’intervento con relative azioni, supportate da un processo di valutazione e monitoraggio costante.
• Obiettivo 1: Tutti i Paesi riconoscono le vaccinazioni come una priorità;
• Obiettivo 2: Gli individui comprendono il valore dei servizi di immunizzazione e dei vaccini e richiedono attivamente le vaccinazioni;
• Obiettivo 3: I bene ci della vaccinazione sono equamente estesi a tutta la popolazione attraverso strategie mirate e innovative;
• Obiettivo 4: Sistemi di immunizzazione forti sono parte integrante di sistemi sanitari efficienti;
• Obiettivo 5: I programmi di immunizzazione hanno accesso sostenibile a un finanziamento stabile e a vaccini di elevata qualità industriale.
Oggigiorno, intendere la Salute nella sua pienezza equivale a considerare l’approccio della Salute Globale (Global Health) come necessario e fondamentale; proprio per questo obiettivi del piano europeo saranno:
a. rivedere, predisporre o aggiornare il piano nazionale delle vaccinazioni in linea con la guida strategica fornita dall’EVAP e le priorità nazionali, con il coinvolgimento di tutti gli attori che contribuiranno successivamente all’attuazione del piano stesso;
b. sviluppare o aggiornare le azioni tenendo conto delle lezioni apprese e concentrarsi sui problemi ancora irrisolti e gli ostacoli ancora presenti;
c. stimare il costo del piano nazionale di vaccinazione e individuare bisogni, anche nanziari e fonti di risorse attendibili e stabili;
d. garantire che risorse adeguate siano allocate per la realizzazione degli obiettivi del piano;
e. attivare meccanismi di monitoraggio e valutazione coerenti e rilevanti per controllare l’attuazione e l’efficacia del piano stesso.
Allo stesso modo il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) si propone di ottenere un nuovo modello di prevenzione teso ad affrontare i problemi della popolazione attraverso azioni reali, con un impatto nazionale, e attraverso i tre livelli del sistema sanitario, al ne di promuovere interventi e strategie innovative per la salute in termini di responsabilizzazione, collaborazione, interdisciplinarietà e intersettorialità.
Il nuovo PNP 2014-2018 si caratterizza, pertanto, per l’adozione di percorsi metodologicamente condivisi al ne di rendere alta la qualità nella programmazione, confrontabili i prodotti e i risultati, condivisa la crescita della cultura e della competenza a tutti i livelli di responsabilità coinvolti nella predisposizione e nell’attuazione dei Piani. In particolare, in tema d’immunizzazione, elemento preminente del PNP è rappresentato dal macro-obiettivo 9 “Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie” in cui, attraverso l’analisi delle priorità e dei fattori di rischio/ determinanti, sulla base dei principi guida declinati, si individuano una serie di strategie:
• la sorveglianza epidemiologica: finalizzata non solo a quantificare il carico delle malattie infettive, ma anche al riconoscimento dei determinanti e dei rischi e alla valutazione dell’impatto degli interventi di prevenzione;
• gli interventi di prevenzione: individuati in base alla loro efficacia di campo e offerti in modo tempestivo e omogeneo alla popolazione;
• l’organizzazione per le emergenze infettive: sviluppando sia azioni di prevenzione (mirate alla riduzione dei rischi) sia interventi di preparazione alle emergenze;
• la comunicazione per la popolazione e la formazione degli operatori sanitari, volte, in primo luogo, a costruire e mantenere la ducia della popolazione nelle istituzioni sanitarie;
• il coordinamento e l’integrazione funzionale tra i diversi livelli istituzionali e le varie competenze territoriali nell’attuazione degli interventi di prevenzione, nella raccolta e nel periodico ritorno delle informazioni, nel sistematico monitoraggio della qualità e dell’impatto delle azioni poste in essere.
Nel macro-obiettivo viene, peraltro, affermata l’attenzione alla protezione delle persone a rischio per patologie, per età o per condizioni di riduzione delle difese immunitarie nonché alle problematiche sociali, all’aumento della povertà e ai fenomeni migratori, elementi che espongono alcune fasce di popolazione, in stato di deprivazione sociale e con scarso accesso ai servizi socio-sanitari, a un maggior rischio di contrarre malattie infettive o di subirne le complicanze.
Pertanto, il PNP 2014-2018 e il piano Europeo rappresentano, insieme e pienamente, la cornice al cui interno si declinano le strategie vaccinali da attuare in maniera uniforme nel Paese, per raggiungere gli obiettivi, condivisi ed irrinunciabili, declinati nel presente PNPV.