Razionale

Fondazione Smith Kline
Tendenze Nuove n.1 – 2018; 5-7: DOI: 10.32032/TENDENZE01201801.PDF

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L’Italia presenta un’offerta di vaccinazioni attiva e gratuita tra le più ampie in Europa, che si è completata nel corso dell’ultimo biennio attra- verso la Legge del 31 luglio 2017, n. 119 “Conversione in legge, con modi – cazioni, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale” (pubblicata in gazzetta uf ciale il 05 agosto 2017) e, naturalmente, attraverso l’implementazione del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) e la revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Malgrado l’impegno delle Istituzioni, l’area della prevenzione vaccina- le in Italia presenta ancora alcune importanti criticità cui tutti gli stakeholder coinvolti nella prevenzione sono chiamati a porre rimedio, al fine di rendere l’offerta vaccinale nel nostro Paese più efficace, equa, diffusa e sostenibile.

Tali criticità si possono riassumere in quattro macro-aree di lavoro, su cui il mondo delle Istituzioni e dei professionisti con responsabilità diretta nell’area della prevenzione in Italia dovrebbe fornire delle proposte risolutive “condivise”, finalizzate ad azioni da porre in atto nel breve/medio termine:

1. Programmazione
2. Organizzazione
3. Gestione
4. Comunicazione
La Fondazione Smith Kline da numerosi anni si occupa di economia e

politica socio- sanitaria e ha sviluppato signi cative progettualità in diversi ambiti della medicina. In particolare, l’area della prevenzione rappresenta uno degli ambiti in cui la Fondazione ha ampiamente operato, per esempio avviando e sostenendo n dal 2010 il progetto “Osservatorio Italiano sulla Prevenzione” (OIP), e in cui intende ancora lavorare con l’obiettivo di aumentare la conoscenza e la diffusione della consapevolezza del valore della prevenzione e della vaccinazione, non solo tra gli addetti ai lavori ma anche nella collettività.

Per rispondere a tale obiettivo, Fondazione Smith Kline in collaborazio- ne con V.I.H.T.A.L.I., spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, CERGAS SDA Bocconi e il Center for Digital Health Humanities, ha svi- luppato il progetto “Valore in Prevenzione” che, utilizzando un approccio multi-professionale e multidimensionale, ha correlato le prove di efficacia riportate in letteratura con le strategie e i progetti che le istituzioni, l’accademia e le società scienti che hanno promosso nel nostro Paese per rispondere alle principali s de del breve/medio termine in ambito di definizione delle priorità e programmazione, organizzazione, gestione e comunicazione delle politiche vaccinali.

Il presente documento riassume i risultati del lavoro svolto, prendendo in considerazione tutte le macro-aree sopra speci cate con lo scopo di proporre un quadro logico per la valutazione e il miglioramento continuo del sistema vaccinale secondo un’ottica “value-based”, improntata al superamento dei silos professionali e/o istituzionali, per favorire invece delle reti cliniche valutabili continuamente secondo i principi di efficacia e valore, efficienza e ottimizzazione dei processi, fornendo un contributo a quello che si ritiene un necessario sviluppo di strumenti informatizzati puntuali, per il monitoraggio delle coperture e per la veri ca “real life” “value based” delle politiche vaccinali. Nello specifico le azioni intraprese hanno avuto l’obiettivo di:

• valutare, grazie anche al contributo di alcune regioni rappresentate nel tavolo di esperti, le prospettive future su (i) prioritizzazione dell’offerta vaccinale, (ii) applicazione ai vaccini di accordi di rimborso condizionato all’esito o all’effetto nanziario dei vaccini stessi e (iii) politiche di acquisto dei vaccini;

• effettuare una revisione della letteratura scienti ca e grigia per identificare gli indicatori evidence based attualmente in uso (e/o in via di definizione) a livello internazionale e nazionale (con particolare riferimento al PNPV 2017-2019);

• identi care, grazie al supporto del tavolo di esperti, le buone pratiche già implementate a livello locale e/o i gap informativi attualmente esistenti (con particolare riferimento allo stato dell’informatizzazione delle anagrafi vaccinali);

• recepire le indicazioni derivanti dal tavolo di esperti e declinarne i risultati in termini di monitoraggio e sorveglianza;

• discutere e proporre un set di indicatori di performance delle reti di promozione vaccinale al ne di misurarne efficacia e valore, con particolare riferimento agli ambiti non ancora pienamente presidiati e alle nuove possibilità derivanti dal corretto utilizzo dei dati sanitari informatizzati.

Il presente rapporto illustra i principali risultati del progetto. Dopo un’introduzione di contesto generale sull’attività di programmazione delle politiche vaccinali, il terzo paragrafo, curato dal CERGAS SDA Bocconi, è dedicato al tema della prioritizzazione dell’offerta vaccinale, dell’appli- cabilità di accordi di rimborso condizionato (cosiddetti MEA – Managed Entry Agreements) ai vaccini stessi e degli effetti del nuovo Codice degli Appalti sulle politiche di acquisto. Nel paragrafo successivo, redatto dal Gruppo V.I.H.T.A.L.I, vengono descritti i principali risultati sul tema dell’organizzazione e gestione delle politiche vaccinali. Il quinto paragrafo, curato dal Gruppo di ricerca del Centre for Digital Health Umanities, è dedicato al tema della comunicazione. Nell’ultimo paragrafo vengono proposte alcune raccomandazioni.

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