Maurizio Bassi, Fondazione Smith Kline
Il “MANUALE CRITICO DI SANITÀ PUBBLICA” (Maggioli editore, 903 pagine, 75 €), curato dal prof. Francesco Calamo-Specchia, docente di Igiene presso l’Università Cattolica di Roma, costituisce la riflessione collettiva più ampia ad oggi disponibile sulla Sanità pubblica italiana, raccogliendo scritti di ben 180 specialisti diversi di tutta Italia – medici e non medici, sanitari e non sanitari, accademici e operatori del territorio, di diverse esperienze ed estrazioni professionali; una eterogeneità necessariamente connessa al taglio ampio del Manuale e alla novità di alcuni degli argomenti trattati.
Vanno segnalate, a questo proposito, l’ampia – e non consueta, in manuali accademici – presenza di capitoli redatti da operatori del territorio (cui coerentemente è affidata tutta la parte V del testo, dedicata all’illustrazione degli interventi preventivi “sul campo”); e l’altrettanto ampia e qualificata presenza di rappresentanti di ordini professionali ed associazioni scientifiche delle diverse professioni presenti nel SSN, fisici e chimici, veterinari e geologi, ingegneri e sociologi, infermieri e tecnici della prevenzione, farmacisti e psicologi, ecc; la presenza di alcune professionalità autoriali (giornalisti e antropologi, geologi e avvocati ecc) e di alcuni loro ruoli (operatori di istituzioni diverse dal SSN, rappresentanti sindacali, ecc), che non sempre sono così ampiamente rappresentati in Manuali di sanità pubblica; tutti chiamati a riflettere sul contributo che le rispettive discipline possono offrire al sistema della sanità pubblica e della prevenzione nel nostro Paese.
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