Tecnologie Digitali per la Salute – Proposta per il Patto per la Salute 2019-2021

Editoriale di Giuseppe Recchia
Fondazione Smith Kline, Verona
Tendenze Nuove n.2 – 2019; 1-2: DOI: 10.32032/TENDENZE201910.PDF

 
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Il progressivo invecchiamento della popolazione ed il conseguente aumento di malattie croniche e degenerative, in un contesto di risorse sempre più scarse rappresentano la sfida principale per la sostenibilità del sistema sanitario.

La risposta a tale situazione deve basarsi sia su maggiore efficienza dell’assistenza sanitaria da parte delle istituzioni e dei professionisti e sulla razionalizzazione delle risorse economiche che sullo sviluppo di un nuovo atteggiamento del paziente nei confronti della malattia e sulla terapia.

La trasformazione digitale che negli scorsi anni ha interessato diversi settori della vita quotidiana interessa ora anche salute e sanità (Digital Health) e può rappresentare – attraverso la rete ed i dispositivi di nuova generazione connessi ad essa quali tabletsmartphone, sensori e l’Internet of Things più in generale – una soluzione per vincere la sfida della sostenibilità nel settore sanitario.

Un ruolo centrale in questo scenario, rapidamente evolutivo, è rappresentato dalla Sanità in Rete (Connected Care), che ponendo il paziente al centro del sistema della salute, può favorire lo sviluppo di modelli organizzativi che favoriscano l’integrazione delle cure tra ospedale, territorio ed emergenza, abilitando l’empowerment del paziente.

Già oggi la grande maggioranza dei professionisti della salute utilizza canali digitali per la comunicazione con i propri assistiti (85% dei medici di famiglia utilizzano email, il 65% SMS ed il 64% WhatsApp1).

L’utilizzo strutturato di tecnologie digitali tra medico e paziente, ad esempio in forma di applicazioni mobili condivise tra medico di famiglia e propri assistiti collegate al Fascicolo Sanitario Elettronico, può favorire tale evoluzione. Attraverso l’accesso digitale da parte del paziente al proprio medico (ed ai colleghi con i quali lavora nel caso di assenza) possono essere gestiti molti dei contatti e delle visite che oggi avvengono attraverso la presenza sica dell’assistito in ambulatorio, in tal modo annullando le distanze fisiche, riducendo parte del carico amministrativo e liberando pertanto tempo ed energia che il medico può dedicare alla gestione dei pazienti con problemi di maggior complessità.

Le tecnologie digitali ed il Fascicolo Sanitario Elettronico quale strumento principale di raccolta delle informazioni e di comunicazione tra gli operatori del sistema e con il cittadino/paziente, rappresentano pertanto condizioni abilitanti per una trasformazione del rapporto tra medici e paziente e per favorire un processo di integrazione dei diversi modelli assistenziali territoriali e di emergenza, includendo nativamente il supporto della tecnologia per garantire la continuità di cura per tutti i pazienti, soprattutto quelli cronici.

Inoltre l’utilizzo di tali tecnologie può consentire sia una attività di Teleassistenza – un sistema socioassistenziale per la presa in carico della per- sona anziana o fragile a domicilio, tramite la gestione di allarmi, di attiva- zione dei servizi di emergenza, di chiamate di supporto da parte di un cen- tro servizi, attualmente presenti in Italia come progetti pilota – che di vera e propria Terapia Digitale, realizzata da algoritmi sviluppati in modo collaborativo da medici specialisti, medici di famiglia, pazienti e caregiver per offrire al paziente nuove opzioni terapeutiche in grado di superare e talora eliminare i limiti all’accesso a interventi specialistici con una efficacia pari a quella erogata in modalità tradizionale.

Il Patto per la Salute 2019 – 2021 rappresenta una opportunità per l’avvio di una sperimentazione dell’utilizzo delle tecnologie digitali quali mezzo per sviluppare le nuove modalità di relazione e di servizio tra paziente e medico lungo tutte le fasi del percorso di salute, dall’accesso ai dati sanitari, all’utilizzo dei servizi, al monitoraggio dello stato di salute, delle terapie e degli esiti e di teleassistenza per l’attivazione dei servizi di emergenza.


1. Politecnico di Milano – Rapporto dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità 2019

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